Fare un errore non vuol dire essere sbagliati: mai, da educatori, identificare l’errore con chi lo commette

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Fare un errore non vuol dire essere sbagliati. Un errore è un errore . Fare un errore vuol dire aver fatto uno sbaglio. Ma non vuol dire essere sbagliati. Se quando sbaglio l’unica cosa che sai fare è sgridarmi dicendomi “Sei sempre il solito” oppure “Di te non ci si può proprio fidare” o ancora peggio “Sei un idiota”, tu mi trasformi nel mio errore e io comincio a pensare che probabilmente non ce la farò mai a essere come dovrei essere. Educare étrasformare l’esperienza dell’errore in esperienza di crescita. Saperlo fare vuol dire essere educatori attenti e competenti. La dote che serve di più é la pazienza e la capacità di capire qual è il limite dell’altro e qual è l’allenamento alla vita che serve per trasformare il suo limite in risorsa. Il detto “Sbagliando si impara” é verità allo stato puro, ma diventa realtà solo se quando si sbaglia, abbiamo vicino un allenatore alla vita che sa guardare oltre l’errore e comprendere e guardare negli occhi e nel cuore di chi quell’errore lo ha fatto. La vita si impara.

Di Alberto Pellai tratto dalla sua pagina Facebook; pensieri sempre profondi, sempre ben espressi e sempre utili per genitori, insegnanti, educatori.