A volte ci si sveglia con la nitida sensazione di aver vissuto qualcosa di molto reale; potrebbe essere un sogno.
E’ un argomento che mi incuriosisce molto ma personalmente non l’ho mai approfondito a livello di studi.
Quando faccio sogni che ricordo bene però mi rivolgo a colleghe competenti in materia che mi conoscono e che mi aiutano a capire. In autonomia tenderei a dare interpretazioni legate inconsapevolmente a ciò che vorrei piuttosto che alla realtà.
So che il nostro cervello lavora anche quando dormiamo. Il nostro inconscio elabora quello che si è vissuto. Certi sogni sono attimi.
Sogno del 16/08/2020
Mi sono svegliata alle 5.00 (mi sveglio sempre presto).
Ho sognato che: mi trovavo nella piazza della chiesa del mio paese natio, (dove abitano i miei genitori e i miei fratelli) un posto dove ho radici molto profonde.
Ero lì perché doveva esserci una conferenza, qualcuno che parlava di qualcosa di specifico.
Il locale a fianco alla chiesa era aperto, faceva da appoggio, li ci sono varie salette il bagno.
Mentre cominciava ad arrivare gente, vedo entrare, in questo locale parrocchiale, il professor V…, accerchiato da persone.
Non potevo credere hai miei occhi, il professore che mi ha salvato la vita da piccola in Svizzera, era a S…praticamente come fosse a casa mia; in quella piazza, in quei locali parrocchiali.
Allora immagino sia lui il tanto importante relatore della conferenza.
Corro per andare a salutarlo, anche se è accerchiato.
Non posso non salutarlo. Sono emozionatissima.
Entro, per incontrarlo e salutarla ma nella prima sala sulla sinistra, trovo mia mamma stesa su una barella assistita da gente della parrocchia e operatori del 118.
(mia mamma ha vari problemi di salute, conseguenze di una patologia cardiaca grave, purtroppo da febbraio in poi ci sono stati episodi gravi)
Ha avuto uno scompenso si ipotizza. Mi faccio vedere: -“mamma stai male? “ gli era stata scoperto il petto , l’ addome come per sentire o rianimare il cuore…
Mi fa capire che va tutto bene, e segna col dito …come a volermi dire …quello che le dico io :-“Hai visto che c’è V….?”
Mi fa cenno si con la testa.
Sto scrivendo con le lacrime agli occhi dalla fortissima commozione per questo sogno.
Mia mamma desidererebbe incontrare questo uomo, grandissimo medico che mi ha salvato la vita. Da quando sono stata curata, 1984, gli abbiamo sempre inviato gli auguri di Natale e Pasqua, mia mamma faceva scrivere a me questi bigliettini.
Lo ha cercato anche nel 2004/2005 perché ho avuto un gravissimo caso di perdita di Liquor, aveva paura fosse collegato alla sindrome E poi lo ha invitato al mio matrimonio…quasi quasi rischiavamo riuscisse a venire….persona splendida. Ha sempre risposto.
C’era un pò di confusione ma lei era sveglia e la situazione era sotto controllo.
Dissero qualcosa tipo ”non c’è bisogno di andare via con l’ambulanza” ne stavano discutendo.
Sembrava ci fosse anche un problema di viabilità lì attorno per cui valutavano di non portarla via tanto si era già ripresa.
Nel frattempo passa di lì il professor V.
Incrocio il suo sguardo, un nano secondo, lui mi riconosce, mi sorride.
Non c’è tempo di parlare, lui deve tenere la conferenza e c’è un po’ di trambusto proprio li nel corridoio di passaggio per la situazione di mia madre.
Lui deve andare, ma in quell’ incrocio di sguardi, e quell’ incontro di occhi velocissimo ma accogliente, caloroso, un accenno di sorriso reciproco, e profonda comprensione.
In quell’attimo era come se ci fosse una bolla di protezione attorno a tutti noi in quel posto in quel momento.
In quello contatto di sguardi fra me e il professor V. in questa strana situazione, senza parole, è come ci fossimo detti tutto. E’ come se ci fossimo raccontati tutto. Ma Tutto cosa? Non lo so. E’ un sogno.
Ma sento comprensione.
E niente sto scrivendo con profondissima commozione…piangendo come una bimba piccola. Ma dopo starò meglio.
TUTTO IN UN ATTIMO.
Che bello…. Un sogno con una bolla accogliente.