La vita – un meraviglioso quadro che sta a noi dipingere…

Educatore sociale culturale, Maria Chiara Ventrucci

Niente accade per caso.

Che si sia credenti o meno di una religione, che si viva una filosofia di vita, o che non si creda affatto ma si viva la quotidianità e basta, facciamo parte di un cosmo. La nostra vita è intrecciata a quella di altri.

Incontriamo persone, viviamo esperienze, sta a noi la responsabilità di andare avanti ogni giorno dipingendo quel quadro di cui però facciamo anche parte.

Abbiamo ampia possibilità: che colori selezioniamo, come teniamo il pennello, oppure usiamo le dita direttamente, o la spugna. Oggi colori più lucidi, domani più opachi, dopodomani più chiari, e…ieri ieri ieri (come dicono i miei splendidi figli) più scuri. Quali saranno oggi i soggetti del mio quadro…

Noi possiamo dare un significato profondo ad ogni millesimo di millimetro che compone il nostro quadro della vita che man mano che passano i giorni si disegna e colora.

Se avete letto la mia storia, sapete che ho una Sindrome neurologica rara.

La malattia mi ha portato a crescere come se il mio corpo fosse scisso dalla mia mente. Ho fatto tanti percorsi, essendo educatrice, lavoro sempre su me stessa, l’ultimo ha unito i tasselli.

“Ognuno di noi parla, si muove, pensa e sente emotivamente in un modo personale che dipende dall’ immagine di sé stesso che ha costruito negli anni. Per cambiare il modo in cui ci comportiamo e agiamo dobbiamo cambiare l’immagine che portiamo dentro di noi.” Moshe Feldenkrais


Il Feldenkrais

Facendo un lavoro di rilassamento attraverso la respirazione profonda, il professionista che mi guidava mi chiese come era andata, come mi sentivo. Risposi:-” fisicamente bene, ma nella mia testa la mia gamba sinistra, a partire dal mio piede sinistro che è in cancrena, andando su, è viola come se a partire dal piede il mio corpo stesse marcendo”.

Simone Broccoli e Bianca durante una integrazione
Simone Broccoli e Bianca durante una integrazione

Il professionista mi fermò e mi disse:-” ok, bisogna recuperare, l’immagine di questa gamba sinistra, e di questo piede nel tuo cervello. Non è in cancrena e non stai marcendo. Tu la usi e cammini normalmente dai tuoi 10 anni”..

Fui mandata da Tina, Centro Scientifico del Movimento, Strigara, Sogliano.

Per caso, per chi crede ancora al caso, vivo vicinissimo ad uno dei centri migliori al mondo di formazione per il Metodo Feldenkrais.

Era il 2010 quando ho cominciato a frequentare il centro, Tina voleva che io facessi la formazione. Alla fine mi ha convinta, ho iniziato dopo la laurea, nel 2012.

Fin dalla prima integrazione di Tina ho sentito un profondo cambiamento, di cui non ho capito niente, e ancora oggi che sono insegnante, non lo so spiegare.

Ora l’immenso lavoro di Tina, al centro di formazione è portato avanti da Simone Broccoli, suo nipote. Grandissimo professionista, e persona veramente speciale.

La scuola di formazione del metodo Feldenkrais si svolge presso il Centro Scientifico del Movimento di Strigara – Sogliano al Rubicone gestito da Simone. La direttrice è Eilat Almagor, professionista di esperienza infinita, il suo curriculum parla da sè, ma la persona è molto di più. Con lei una squadra di formatori di fama mondiale portano avanti la formazione.

Il Feldenkrais arriva, unisce e fa sentire.

La mia storia mi ha portato a cancellare il corpo, e quindi di anatomia non sapevo neanche quella poca che si studia in scienze facendo le scuole dell’obbligo.

Il metodo Feldenkrais è come una grande magia, ma non è magia. E’ profondamente scientifico, è il collegamento di ogni livello di noi, scheletro, muscoli, nervi, ….

è il sentire il collegamento di tutti questi sistemi, attraverso un piccolissimo movimento, oppure immaginando un piccolissimo movimento.

E’ scoprire che ci sono cm del nostro corpo interni ed esterni che non sappiamo di avere, e invece ci sono, sono vivi e sono parte integrante di un sistema in movimento.

E’ scoprire che il nostro corpo siamo noi, è perfetto, anche quando non lo è.

“Io credo che l’unità di mente e corpo sia una realtà oggettiva. Non si tratta solo di parti collegate in qualche modo tra di loro, ma di un tutto che è indivisibile durante il suo funzionamento. Un cervello senza corpo non potrebbe pensare. ” Moshe Feldenkrais

Possiamo fare tante cose per stare meglio, dipende da noi, dal rispetto di noi stessi, dall’accettazione di noi stessi e dall’amore per noi stessi, e di conseguenza del mondo e della vita che ci circonda.

Ci possono essere giorni in cui non dipingiamo il nostro quadro, magari lo guardiamo e basta, oppure lo pensiamo. Ci possono essere giorni in cui i colori sono allegri e vivaci, giorni in cui non c’è luce…è tutto a posto. Il sole sorgerà di nuovo, in qualche modo…

“Puoi, in qualunque momento della tua vita re-imparare qualsiasi cosa tu desideri.” Moshe Feldenkrais.

Possiamo….è questo che dobbiamo sentire.

Ognuno di noi, nel mondo può,…a noi la scelta.

Buona giornata.

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